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Approccio Ecologico VS Approccio Cognitivo. Effetti psicologici a confronto

Approccio Ecologico VS Approccio Cognitivo. Effetti psicologici a confronto

Per capire i differenti effetti mentali della pratica dei 2 approcci all’allenamento valutiamo gli aspetti mentali, gli elementi su cui si concentra ogni approccio e gli effetti che dichiaratamente persegue. Le sfide di uno sport sempre più complesso che si svolge in ambienti educativi e sociali sempre più intricati ci fanno pensare che l’allenamento ecologico produca effetti molto più vantaggiosi e più produttivi soprattutto a lungo termine. A maggior ragione in uno sport estremamente situazionale e relazionale come è la pallavolo.

Perché dovrei adottare l’approccio ecologico?

Perché dovrei adottare l’approccio ecologico?

L'Approccio Ecologico all'Apprendimento Motorio offre spiegazioni più complete ed efficaci rispetto all'Approccio Cognitivo in quanto pone l'accento sull'interazione dinamica tra l'individuo e l'ambiente circostante. Vediamo alcune delle principali ragioni per cui...

Spiegare e gestire gli esercizi in palestra

Spiegare e gestire gli esercizi in palestra

Può sembrare strano occuparsi di un argomento apparentemente banale come quello di come spiegare e gestire nel modo più efficace possibile gli esercizi in palestra. In fondo basta sapere quello che si vuole fare e sapere parlare italiano, no? No. Il modo in cui si...

Alla ricerca dell’esercizio “perfetto”

Alla ricerca dell’esercizio “perfetto”

contenuti che cerchiamo di affrontare in questo articolo costituiscono il problema dei problemi che assilla ogni allenatore. Le domande cosa, come, con chi, perché degli esercizi alla fine è il sunto dell’arte di allenare. Per questa ragione questo articolo non può assolutamente essere esaustivo, cercherò solo di approfondire alcuni argomenti che solitamente vengono tralasciati o affrontati poco o superficialmente.

Scomporre (segmentare) e frazionare le abilità motorie (2/2)? L’approccio ecologico dinamico e la semplificazione

Scomporre (segmentare) e frazionare le abilità motorie (2/2)? L’approccio ecologico dinamico e la semplificazione

Abbiamo visto che nell’approccio cognitivo l’opportunità o meno di utilizzare metodiche di allenamento parziale sono rapportate all’interdipendenza delle parti. La divisione del gesto in parti deve essere fatta, quando è possibile, solo tra parti che siano poco interdipendenti tra loro. Quando questa divisione è impossibile bisogna ricorrere all’allenamento del gesto intero. Ricordiamo anche che alla base di questo ragionamento vi è il principio che il nostro cervello funziona più o meno come un PC

Mazzanti e l’apprendimento motorio (3 di 3): una sintesi dei punti principali e qualche alternativa

Mazzanti e l’apprendimento motorio (3 di 3): una sintesi dei punti principali e qualche alternativa

Essere un grande tecnico richiede abilità particolari che non sono le stesse di quelle richieste per essere un punto di riferimento per quanto riguarda la tematica dell’apprendimento motorio. Saper insegnare o far migliorare le tecniche ai propri atleti è solo una piccola parte del lavoro di un allenatore. E data la difficoltà dell’argomento se funziona anche solo con pochi atleti o su poche tecniche è già un lusso. Senza contare che come per gli atleti, che spesso fanno le tecniche senza sapere come le fanno, anche gli allenatori spesso insegnano senza sapere coscientemente quello che fanno. Quindi magari sanno insegnare ma non sanno spiegare come lo fanno.

Bosco, l’elasticità muscolare e lo split nella pallavolo

Bosco, l’elasticità muscolare e lo split nella pallavolo

Uno dei più importanti contributi alla comprensione dell’elasticità muscolare viene dagli studi di Carmelo Bosco. Il cuore di questi studi era la differenza di potenza sprigionata da salti con (CMJ) e senza contro-movimento (SJ). Questa differenza, chiamata “Δh”, definiva un parametro che Bosco aveva chiamato “elasticità muscolare”.

Mazzanti e l’apprendimento motorio (3 di 3): una sintesi dei punti principali e qualche alternativa

Mazzanti e l’apprendimento motorio (1 di 3): aldilà di tanti luoghi comuni, ma qualcosa secondo me va rifiutato e integrato

Davide Mazzanti è un grande tecnico. Ed è anche un grande innovatore. Coraggioso nel portare avanti alcune idee innovative, quasi rivoluzionarie. Idee che sicuramente non è semplice portare avanti in contesti tipicamente abbastanza rigidi (non fosse altro che per le dimensioni) quali quelli federali. Dalla sua esortazione alle atlete di “stupirlo”, alla concessione di grande autonomia, all’idea di abbandonare dei concetti troppo rigidi e stereotipati dei modelli tecnici, alla battaglia contro (era ora) la frase terribile di molti tecnici “a me piace così”.

Teoria e pratica nello sport: un matrimonio difficile

Teoria e pratica nello sport: un matrimonio difficile

“In teoria è così ma in pratica…” Quante volte hai sentito pronunciare questa frase nelle palestre (e non solo) da allenatori, giocatori, dirigenti, genitori, appassionati a qualsiasi titolo? L’ultima volta per me è stata qualche giorno fa. Ho sentito queste testuali parole in un noto podcast di pallavolo, pronunciate da un altrettanto noto tecnico italiano: “Ci sono degli esercizi che in teoria sono sbagliati, ma che se in pratica non faccio mi accorgo che la mia squadra gioca peggio”.

CIE e il mito degli allenamenti random: attenzione alla distanza tra campo e laboratorio

CIE e il mito degli allenamenti random: attenzione alla distanza tra campo e laboratorio

Spesso accade che qualche teoria si affermi a un certo punto in un certo contesto culturale e rimanga fortemente radicata quand’anche non risulti di grande utilità. Anche se l’esperienza di campo sembra contraddire la teoria in più situazioni, si continua a ritenerla valida. Il classico caso di “se i fatti non concordano con la teoria, tanto peggio per i fatti”.
Così è accaduto nel modo della pallavolo e dello sport in genere per il mito degli allenamenti random.

Il Motor Learning e la scuola americana di pallavolo

Il Motor Learning e la scuola americana di pallavolo

Spesso si sente dire che gli americani, gli statunitensi, insegnano pallavolo seguendo i precetti del “motor learning”. Come ad affermare che il “motor learning” appartenga solo alla scuola americana. Qualsiasi scuola, da quella americana a qualsiasi altra può al massimo affermare quali, in particolare, siano i principi dell’apprendimento motorio che considerano più importanti e sulla base di quali ricerche…